Via Hermada, 8 – 20162 Milano -
di e con Renata Ciaravino
produzione Dionisi Prod. e RBSGROUP-Studio Internazionale di Architettura
un ringraziamento speciale ad Alessandro Rossi
Un giorno ho visto la foto di un lenzuolo appeso fuori al balcone di un palazzo. Sopra c’era scritto: STO DA DIO. Qualche tempo dopo, durante un lockdown pesante, davanti alla pattumiera del mio condominio ho incrociato la sig. Madau, 90 anni. “Buongiorno signora, come va?”, le ho detto per cortesia pregustandomi: “Uno schifo.” “Sto da dio”, risponde lei con un sorriso. Crisi, cortocircuito, euforia, ammirazione. Nel giro di pochi giorni volevo essere un lenzuolo appeso e una vecchia signora di 90 anni. E io come sto, dopo questi due anni? E voi come state? Per capirlo ho scritto questa stand up e l’ho chiamata “Sto da Dio”.
Un filo autoironica, ma anche un sincero augurio di pronta guarigione a tutte e tutti noi: da tutto quello che ci frena, ci fa rimandare, dalla dipendenza affettiva, dalla dipendenza del giudizio degli altri, dalla dipendenza da tutte quelle cose che neanche sappiamo nominare ma sappiamo che ci sono e ci rovinano la vita. Ma una guarigione anomala, in cui non bisogna diventare niente, tantomeno perfetti. Secondo uno studio, nel corso dell’emergenza sanitaria da Covid 19, il 14% degli intervistati ha dichiarato di aver iniziato ad assumere ansiolitici o sonniferi o antidepressivi e il 21% ha riportato sintomi ansiosi. Il 10% ha avuto almeno un attacco di panico e il 20% presentava sintomi di disturbo post-traumatico da stress, mentre il 28% ha lamentato sintomi ossessivo-compulsivi… Allora mi sono immaginata una clinica in cui potersi riunire con tutte le nostre nevrosi conclamate, tutti insieme appassionatamente, per dirci come veramente stanno le cose. Risultato: sembra essere efficace (e anche divertente) svelarsi agli altri.
Renata Ciaravino
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