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“Cara Mamma,
perdonami e coraggio.
Dio solo farà ciò che
la vita umana non sarà in grado di adempire.
Ti bacio.

La tua
Franca”


Last Letters from the World Wars è un progetto del ricercatore Giovanni Pietro Vitali, sostenuto dall’Otto per Mille della Chiesa Evangelica Valdese che, attraverso la scoperta e diffusione di un vasto corpus di lettere di condannati a morte durante la prima e la seconda guerra mondiale, vuole portare ad adolescenti e giovani l’immagine di una Resistenza corale e condivisa da diversi soggetti. Uno strumento per aiutarli a riflettere sulle radici unitarie della nostra costituzione createsi come insieme di diversità del fronte antifascista; valdesi, cattolici, comunisti, repubblicani, monarchici, socialisti ecc… seppero mantenere le loro differenze unendosi per il bene del proprio paese.
Il progetto ha come obiettivo l’analisi linguistico tematica delle ultime lettere di coloro che osteggiarono dittature e potere costituito fino a sacrificare la loro vita.

Il Teatro della Cooperativa, riconoscendo l’alto valore etico ed educativo del progetto, ha deciso di farsi tramite per la diffusione delle lettere raccolte sul territorio della Città Metropolitana di Milano, mettendo a disposizione i propri rapporti con realtà della società civile, istituti scientifici e l’accreditamento presso Istituti di istruzione Secondaria, Università e Scuole di Teatro.

Diffusione

Per poter rendere accessibile a tutti il messaggio profondo testimoniato da queste lettere, la ricerca vede già il supporto dell’associazione Archivi della Resistenza di Fosdinovo (Massa-Carrara), l’Istituto Nazionale Ferruccio Parri Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia (Milano), ANED-Associazione Nazionale Ex-DeportatiANPI-Associazione Nazionale Partigiani d’Italia e il progetto europeo Europeana14-18 (Bruxelles), ma non basta. Per raggiungere un pubblico quanto più ampio possibile, e in particolare le nuove generazioni, il progetto prevede inoltre un’azione di diffusione articolata in incontri pubblici, una piattaforma online e un percorso pedagogico che porti le lettere negli istituti di istruzione secondaria, nelle Università e nelle Scuole di Teatro, rendendole materiale vivo per la discussione di temi quali il pacifismo, i diritti dell’uomo e del cittadino, la democrazia.

Come partecipare?

Gli Istituti di istruzione secondaria, le Università e le Scuole di Teatro sono invitate a partecipare alla diffusione del progetto sposandone i valori etici e proponendo ai propri studenti la condivisione delle lettere, la discussione e l’assunzione diretta di responsabilità nel farsi voce viva per le ultime parole di quasi mille condannati a morte.

La scommessa è registrare in video le lettere inedite raccolte nell’ambito del progetto di ricerca e metterle a disposizione del pubblico su una piattaforma online. Attori professionisti, allievi attori e studenti si faranno così testimoni in prima persona di una memoria che non può e non deve cadere nell’oblio, la memoria di giovanissimi uomini e donne condannati a morte per le loro idee di pace e di libertà. Questi video, al termine del progetto, saranno poi montati con altri girati durante le ricerche in archivio (interviste e immagini di repertorio) sotto forma di documentario.

Tra gli artisti che si sono uniti alla diffusione del progetto vi sono Paolo Rossi, Anna della Rosa, Roberto Citran, Maddalena Crippa, Serra Yilmaz, gli allievi attori delle scuola del Piccolo Teatro, Accademia dei Filodrammatici, Civica Scuola Paolo GrassiScuola di Grock, la scuola di Centro Teatro Attivo e studenti della scuola Don Milani di Monza e dell’Istituto Franceschi.

Il dottor Giovanni Pietro Vitali è ricercatore del programma europeo Marie Skłodowska-Curie, è attivo nelle seguenti tre sedi: University College Cork (Cork – Irlanda), University of Reading (Reading – Inghilterra) e New York University (New York – Stati Uniti).

Giovanni Pietro Vitali, nato a Barga (Lu) il 28 maggio 1982, è Dottore di Ricerca in Letteratura Italiana presso l’Université de Lorraine (Nancy – Francia) e in Scienze del Linguaggio presso l’Università per Stranieri di Perugia. Prima di essere insignito del titolo di Marie Curie Fellow, è stato insegnante e ricercatore in Francia per quattro anni. Ha al suo attivo collaborazioni con molte università in tutto il mondo e quest’anno è stato nominato ricercatore associato a University of Oxford dove è il responsabile delle analisi digitali sul lessico delle traduzioni del capolavoro di Charlotte Brontë, Jane Eyre (1847). Ha pubblicato contributi scientifici in più lingue ed è al momento in preparazione il suo primo libro che analizza la lingua e le tematiche della musica politica italiana dagli anni ’60 ad oggi, per i tipi di Peter Lang – Oxford. I suoi interessi di ricerca sono variegati e riguardano l’analisi linguistica, letteraria e politica attraverso l’uso di differenti discipline scientifiche e degli strumenti digitali.

 

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