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GiOtto | 23 – 25 luglio

GiOtto_G. Provinzano_ph. Massimo Locci (vert)

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di e con Giuseppe Provinzano
drammaturgia sonora Gabriele Gugliara
luci Fabio Bozzetta
soluzioni sceniche Fernanda Filippi
produzione Babel Crew
in collaborazione con a.c. suttascupa, ATS Spazio Zero, Viper Theatre – Firenze / Piagge

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Nel luglio del 2001 a Genova si sono consumati degli eventi di una tragicità epocale, tali da riuscire ad annoverare Genova alla stessa stregua di grandi città palcoscenico di tragedie. Penso a una Genova che come Tebe, come Troia, possa diventare il luogo di una storia che resti nella memoria, luogo del mito e della sua tragedia.

Ma questa tragedia oggi non si può rappresentare. Forse potremo farlo tra 100 o 1000 anni, quando questa memoria sarà divenuta tale: essa non è rappresentabile per il semplice motivo che i fatti in questione non hanno ancora assunto valore di Storia avendo ancora valenza di Cronaca, perché nuovi risvolti emergono quotidianamente delineando nuovi elementi per una drammaturgia, perché i Protagonisti non sono ancora dei Personaggi in quanto ancora Persone. Questa città e la storia\cronaca di quei giorni vivono così questo parossismo tra urgenza di racconto e irrappresentabilità del tutto. Ma questa storia va raccontata. Ne ha tutto il diritto. Ne abbiamo tutto il dovere. Gli elementi perché questa rappresentatabilità prenda atto d’altronde ci sono tutti: abbiamo un ragazzo morto da assurgere ad eroe e\o vittima. Ne abbiamo un altro, assassino, candidato ad anti-eroe e\o vittima. Abbiamo “8 re” che malgrado tutto hanno passato un bel weekend. Abbiamo il loro esercito, che impavido, ha seminato il terrore tra le folle. Abbiamo circa 500000 persone che già hanno gridato in “coro”.

In attesa che i tempi per una tragedia siano maturi ho delineato la forma drammaturgica determinata dall’accadimento degli eventi. In tal senso la struttura della tragedia classica mi è venuta in soccorso quale primo tassello perché questa inizi ad andare in scena:

  • Un prologo per raccontare in forma spettacolare l’organizzazione dell’evento da ogni punto di vista
  • Una parodos: l’ingresso del “coro” dei manifestanti e delle loro idee
  • Gli stasimi, quali commento del coro, sono affidati a una drammaturgia sonora realizzata con sonorità-live from Genova ‘O1
  • Due episodi, due facce della stessa medaglia: un black block e un poliziotto.
  • Un messaggero: come in ogni tragedia che si rispetti, racconterà ciò che gli occhi non hanno potuto vedere: le atrocità di Bolzaneto.
  • Un esodo: il coro esce\lascia Genova, lasciando le proprie considerazioni.”

Giuseppe Provinzano

venerdì, sabato, domenica 19:45
biglietto unico 9€

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