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Spettacoli prosa 14/15 Stagione 2014/15
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Guida estrema di puericultura_14_15

ovvero Sfasciare il bambino non vuol dire farlo a pezzi

Guida estrema di puericultura_14_15

PRIMA NAZIONALE
produzione Teatro della Cooperativa 
di Angela Demattè e Francesca Sangalli
con Alex Cendron
scene e regia Renato Sarti
allestimento scenico Luca Grimaldi e Marco Mosca
si ringrazia Giovio 15

foto Laila Pozzo

LogoIaT20114

“Dorme il riccio là nella piana
dorme il talpino nella sua tana
dorme lo gnu, giù nell’Avana
dormi anche tu, porca puttana!”

La “Guida estrema di puericultura” si compone di aforismi crudeli sulle gioie del puerperio e arriva a trasformarsi in un folle monologo incarnato dalla figura di una morbosa puericultrice che tiene un’improbabile lezione internazionale sui temi della gravidanza e dell’allevamento dei neonati.
Lo spettacolo è uno sproloquio vitale e divertente, scritto a quattro mani da due mamme drammaturghe alle prese con i loro neonati. Si compone di consigli sulla nuova vita con il bebè, situazioni e scene che dissacrano la religiosa cura e delicatezza con cui viene normalmente trattato l’argomento.
L’improbabile puericultrice è impersonata dall’istrionico Alex Cendron, che vi divertirà con i suoi consigli pratici, efficaci e intelligenti per affrontare tutti i momenti della vostra nuova vita da genitori. Perché un uomo a impersonare la puericultrice? Proprio per sottolineare il distacco incolmabile tra teoria e pratica, tra regola e imprevisto e per mostrare quanto spesso la manualistica e la specialistica dimentichino di tenere conto della vera essenza del femminile.
Uno spettacolo liberatorio per tutti coloro che hanno figli e un’occasione, per chi non ne ha, per ridere di tutti quei matti che si sono lanciati nell’avventura di avere un bambino.
“Immediatamente dopo la Seconda guerra mondiale l’Italia aveva il tasso di natività più alto d’Europa. Oggi siamo il fanalino di coda e il figlio unico è la regola. Questo è il fenomeno che più di ogni altro ha sconvolto la nostra vita. Nonostante sia molto comico, il testo offre una serie di riflessioni importanti sull’attesa, l’arrivo del bebè e su tutte le implicazioni familiari, affettive e anche economiche che questo comporta”.

Renato Sarti

Progetto di spettacolo finalista del premio “Dante Cappelletti”, vincitore del premio “Spacciatori di sogni” presso OCA, Officine Creative Ansaldo.

Lo spettacolo è liberamente tratto dall’ebook “Sfasciare il bambino non vuol dire farlo a pezzi” di Francesca Sangalli.

 

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