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Spettacoli prosa 13/14
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the great disaster

dal 5 al 17 maggio 2014 – PRIMA NAZIONALE
produzione Teatro della Cooperativa
THE GREAT DISASTER
Titanic: Soliloquio marittimo per 2.201 personaggi e 3.177 cucchiaini
di Patrick Kermann
con Matthieu Pastore 1° classificato Premio Hystrio 2012 alla vocazione teatrale
scene e regia Renato Sarti
traduzione Matthieu Pastore
musiche Carlo Boccadoro
disegno luci e allestimento scenico Luca Grimaldi e Marco Mosca
INSERITO IN INVITO A TEATRO

A vent’anni Giovanni Pastore lascia la sua montagna, in Friuli, per lanciarsi in un giro dell’Europa che lo porta, di appuntamenti in casualità, a imbarcarsi sul Titanic come lavapiatti del ristorante à la carte, addetto ai cucchiaini. Morto nell’affondamento del transatlantico, Giovanni racconta la sua storia, e poco importa che questa sia vera o solo un sogno a occhi aperti, perché la sua è una storia violentemente banale, la comune parabola di un sogno annegato tra le onde del destino. “The Great Disaster”, il grande disastro, è il galleggiamento nel limbo della Storia di un uomo ingenuo e sognatore ma è anche la metafora della nostra condizione di migranti, sempre in bilico tra la vita e la morte, fra il qui e l’altrove, di chi si interroga su cosa rimarrà del proprio io alla fine del grande viaggio. Nella sua ultima intervista, cinque giorni prima di suicidarsi, Patrick Kermann dichiarava: “Dagli antichi greci fino ai giorni nostri, passando da Shakespeare, dove gli spettri non sono da meno, il teatro è per essenza un’arte della morte, l’arte di far parlare i nostri morti”. “The Great Disaster” è un singolare memento mori “ad uso di fari, capitanerie, stazioni marittime ed altri ventri della balena”, che dal profondo degli abissi fa emergere, come bolle d’aria, ricordi, episodi, ossessioni: la prepotenza dei datori di lavoro, la futilità dei nababbi, la perfidia degli amici d’infanzia, la mano di Cecilia, unico tenero amore infantile, e la nonna annegata senza mutande nella fontana della piazza.

Matthieu Pastore e Renato Sarti

“E hop
vent’anni nelle montagne
quindici anni ad imparare il francese e il tedesco
cinque giorni a lavare cucchiaini,e l’eternità a raccontare sempre la stessa storia
questa è la vita di Giovanni Pastore
che non avrebbe mai dovuto lasciare la mamma”

 

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ORARIO SPETTACOLI:

lun | sab: 20.45
dom: riposo

Info e prenotazioni: 02 64749997
e-mail:
info@teatrodellacooperativa.it

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