Via Hermada, 8 – 20162 Milano -

Spettacoli prosa 13/14
Nessun spettacolo in programma

potevo essere io

dall’8 al 13 aprile 2014
produzione Compagnia Teatrale Dionisi, Kilowatt Festival e Teatro dell’Orologio
con il sostegno di Aia Taumastica-Torre dell’Acquedotto e Atir-Teatro Ringhiera

POTEVO ESSERE IO
di Renata Ciaravino
con Arianna Scommegna
supervisione registica Serena Sinigaglia
video, scelte musicali e assistente Elvio Longato
luci Carlo Compare
organizzazione Anna Sironi
set Maria Spazzi
realizzazione scene Raffaella Colombo, Lidia De Rosa, Anna Masini
Spettacolo Vincitore bando NeXtwork 2013

Io amo coloro che non sanno vivere,
anche se sono coloro che cadono,
perché essi sono coloro che attraversano.
F. Nietzsche

Uno spettacolo dedicato ai bambini che siamo stati e non smetteremo mai di essere, uno spettacolo dedicato a chi è sopravvissuto all’infanzia e della cui sacralità ha saputo ben poco. I bambini coi genitori terroni che giocavano in cortile a lanciarsi palloncini con dentro le lamette, le mamme che facevano le pulizie negli ospedali, i piedi impigliati in scarpe da tennis con la punta tagliata che diventavano sandali da tennis, per risparmiare. I ragazzi che al parco si sputavano in faccia, dopo essersi tirati i capelli in una piscina comunale, che facevano la tangenziale contromano per scommessa, che facevano l’amore nei parcheggi vuoti dei supermercati. Quei bambini e ragazzi poi sono cresciuti: ognuno a procedere alla cieca cercando di salvarsi. Ma cosa fa sì che ci salviamo? E se uno si salva, veramente si è salvato? Cosa ci fa andare da una parte o dall’altra? Quante volte abbiamo detto: “Potevo essere io, e invece, poi, no”. Potevo essere io è il racconto di una bambina e un bambino che diventano grandi partendo dallo stesso cortile. Due partenze, stessi presupposti. Ma finali diversi. E in mezzo la vita. Chi racconta è quella bambina: che cerca di capire, insieme allo spettatore, cosa sono state queste due storie, perché e come, e se si sono veramente differenziate, o sono state solo due modi di vivere lo stesso sconcerto. Potevo essere io racconta una storia ma non è uno spettacolo di narrazione pura. Perché in scena ci sono anche quelle persone-personaggi che hanno attraversato la vita dei due protagonisti: un allenatore di kick boxing, una stella emergente del pop croato, un regista di film porno, una merciaia di Casal di Principe, una cartomante del quartiere di Niguarda. Potevo essere io racconta tutto questo cercando la lievità, la commedia che irrompe nella tragedia. Un allestimento scarno, le parole, pochi oggetti: il minimo indispensabile per una frontalità assunta, senza mediazioni. Una sola concessione: affianco alle parole ci saranno alcuni video, perché certe immagini evocano e insieme aiutano a non mentire. Non proiezioni a tutto schermo però, ma un accompagnamento intimo, su supporti leggeri. Il bambino che siamo stati è lì, sgranato in Super 8, mentre guarda distese di finestre dal nono piano di un palazzo senza balconi e una voce dice: “Girati, stiamo girando il filmino. Sorridi!”.

Dal testo dello spettacolo
Noi bambini siamo fatti di pane, dell’odore di pane che avevano le nostre mani quando prendevamo le mani di un altro bambino, per l’emozione di essere così vicino a un altro. Certi bambini erano fatti di gelsomino quando piangevano in silenzio perché erano stanchi ma non volevano pesare su nessuno. Certi altri riempivano i pomeriggi sgommando in Graziella, giocando a perdersi tra le vie che si sollevavano di polvere. Certi altri stavano chiusi negli sgabuzzini mordendosi le ginocchia pur di non piangere. Certi ballavano nelle vecchie balere tra di loro, che in due facevano un metro e mezzo. Certi giocavano a pentolini negli asili sognando già di essere madri e padri. Certi andavano a bere la spuma nei bar dei grandi con la mano al papà. Certi cercavano ogni giorno di sembrare più grandi almeno di un mese. Certi si pulivano la faccia se li baciavi. Certi te lo chiedevano di farlo perché si sentivano un po’ pieni di malinconia. Io da che portavo il 36 non sono diventata un bodyguard perché sono una donna. Più probabilmente avrei potuto fare le pulizie in un ufficio per tutta la notte, oppure sposare uno che mi avrebbe picchiata convincendomi che lo faceva per amore; avrei potuto abbandonare la scuola e fare la sciampista. Mi sono sempre chiesta cosa mi abbia impedito di non diventare quella che sono e se quello che sono sia meglio. Per sbrigarmela direi che in fondo non c’è differenza tra la mia vita e quelle che ho sfiorato di diventare. E invece penso che mi sia andata bene, che dietro l’angolo delle cose ho avuto la fortuna di avere incontrato certe persone e non altre, di avere colto certe cose e non altre. Conosco persone che entrano nelle scuole della periferia e sognano di convincere i ragazzi a vivere la bellissima vita che ci è data, e sognano come nei film americani che ai ragazzi di periferia dopo un bel corso di teatro, per esempio, gli venga voglia di uscire dal portone ballando il tip tap, sentendo la fortuna di essere oggetto di certi programmi di reinserimento. Certa gente dovrebbe vedere più film polacchi. La fortuna è che per caso incontri sulla strada persone che hanno voglia di spendere un po’ del loro tempo per te. Privandosene. E che ti ascoltano dandoti una possibilità di farti capire, e al limite addirittura di capirti. Per il resto noi bambini ce la giochiamo in strada. Sotto il cielo che certi giorni pesa come una mano alla gola. Davanti a un muro in una cameretta con la sensazione che il mondo fuori sia sparito. Davanti allo specchio a chiederti se ce la farai. Solo, è un po’ strano se mentre fai certi pensieri hai otto anni.Renata Ciaravino

Renata Ciaravino

 

Un ringraziamento particolare a Alessandro Torchiani, Barbara Toma, Francesca Davide

 

RISPARMIA E SCEGLI I POSTI MIGLIORI ACQUISTANDO ON-LINE


ORARIO SPETTACOLI:

mar | sab: 20.45
dom: 16.00
lun: riposo

Info e prenotazioni: 02 64749997
e-mail:
info@teatrodellacooperativa.it

Prezzi, promozioni e convenzioni

Dove siamo, come raggiungerci, dove parcheggiare

  • linkedin
  • pinterest
Aggiungi appuntamento
Nessun spettacolo in programma