non raccontiamocela

domenica 25 novembre 2012 NON RACCONTIAMOCELA! Progetto donne reading, poesia, fotografia, musica serate ideate e condotte da Livia Grossi in collaborazione con Lucia Vasini (regia) e un gruppo di attrici “sensibili” tra cui Marina Senesi, Emanuela Villagrossi, Erika Urban al pianoforte Gaetano Liguori  

PRIMA SERATA, 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Che cosa scatena la “violenza” di un uomo all’interno di una relazione? Che cosa succede nella testa e nel corpo maschile quando perde il controllo? “Contraddizioni” documentario di Elisabetta Francia, una riflessione sulla violenza domestica attraverso la danza, con il ballerino coreografo scaligero Francesco Ventriglia.

Nella seconda parte di serata, “MORIRE DI POESIA” di Erika Urban. A partire dal XVI secolo, autrici come Gaspara Stampa, Isabella di Morra, Veronica Franco, Vittoria Colonna  hanno combattuto vere e proprie battaglie culturali per rivendicare la propria autonomia di persone e scrittrici, pagando la loro emancipazione anche con la vita. Nadja Anjouman è una di queste. Una donna uccisa nel 2005, in seguito alle percosse del marito perché “colpevole” di aver declamato in pubblico le sue poesie. Il marito successivamente è entrato in coma a causa del suo tentato suicidio. Lo scrittore afghano Atiq Rahimi ha dedicato alla storia di Nadja il suo romanzo Pietra di pazienza. In scena l’attrice Erika Urban darà voce alle poesie di Isabella di Morra, di Nadja Anjuman, e ad alcuni brani del romanzo di Rahimi.

“L’IMMAGINE E LA PERCEZIONE DELLA FIGURA FEMMINILE NEI MEDIA” di Cristina Gamberi. Laureata in Filosofia, dottorato in Studi di Genere, si occupa soprattutto di gender’s studies e scritti delle donne. Da alcuni anni ha fondato l’associazione “Il progetto Alice” con cui si occupa di violenza e della sua rappresentazione mediatica. È anche autrice del volume Educare al genere. Riflessioni e strumenti per articolare la diversità. Sul palco l’autrice mostrerà alcune immagini e stralci della sua ricerca. “I giornali spesso pubblicano foto di donne con la faccia tumefatta mentre il viso dell’aggressore nei rari casi in cui viene pubblicato è sempre di un extracomunitario.  Inoltre l’inquadratura è sempre dall’alto, come fosse una soggettiva dell’aggressore (alto e potente lui, bassa e sottomessa lei). Tutto questo indurrebbe le donne che subiscono abusi a introiettare queste immagini con la conseguenza di percepirsi sconfitte, fallite, colpevoli agli occhi della società. E le disincentiva alla denuncia”.

INTERO: € 13 RIDOTTO: € 10 ORARIO SPETTACOLI: mar | sab: 20.45 dom: 16.00 lun: riposo Info e prenotazioni: 02 64749997 e-mail: info@teatrodellacooperativa.it Prezzi, promozioni e convenzioni Dove siamo, come raggiungerci, dove parcheggiare