Via Hermada, 8 – 20162 Milano -
testo e regia Renato Sarti
da testimonianze di ex deportati raccolte da Marco Coslovich e Silva Bon per l’IRSREC FVG
con Rossana Mola, Renato Sarti
brani musicali Alfredo Lacosegliaz, Moni Ovadia
foto e video Miran Hrovatin, Alessio Zerial, Videoest, IRSREC FVG
Si ringrazia Mario Sillani
durata spettacolo 75 minuti
ALTO PATRONATO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 1995
SEGNALATO SPECIALE E PREMIO PRODUZIONE RICCIONE PER IL TEATRO 1995
SOSTEGNO DI ANED (Associazione Nazionale Ex-Deportati) e ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani)
Pochi sanno cosa sia stata, in tutto il suo orrore, la Risiera di San Sabba a Trieste, unico lager nazista in Italia munito di forno crematorio (da tremila a cinquemila le vittime). Un colpevole oblio ha soffocato fin dall’immediato dopoguerra le voci, a volte ha inquinato le prove, di quanto accadde poco più di settant’anni fa. Quando gli storici triestini Marco Coslovich e Silva Bon dell’Istituto per la Storia del Movimento di Liberazione nel Friuli-Venezia Giulia mi hanno messo a disposizione le testimonianze dei sopravvissuti e le deposizioni dei carnefici (criminali nazisti responsabili fra l’altro dell’Aktion Reinhard, l’eliminazione di circa due milioni di ebrei in Polonia), mi sono immediatamente reso conto di avere fra le mani un patrimonio storico, sociale, politico e umano straordinario. Un patrimonio che, a differenza di quanto successo in precedenza, non andava dilapidato bensì valorizzato. Una visione “dal basso” e “dal di dentro” di quei terribili avvenimenti, espressa con un linguaggio del tutto particolare. «Credo che ogni persona dovrebbe sapere e non dimenticare» afferma uno dei sopravvissuti. Questa frase l’abbiamo fatta nostra nella speranza che, in nome dei valori che ispirarono la Resistenza e la lotta di Liberazione, la memoria storica di quel passato possa fare da argine, oggi, contro nuovi e pericolosissimi fenomeni nazionalistici, razzisti, fascisti e xenofobi.
Renato Sarti
Una delle cose più turpi, più tragiche dell’Europa, ma in particolare di questo paese, è il fatto della dimenticanza, di non avere una testimonianza viva, di non tenere vivo il ricordo di alcune cose che sono invece fondamentali. Le nuove generazioni nascono nell’oblio. Io quando posso, in qualsiasi circostanza, ricordo e dico: «Guardate che il presente e il futuro nascono anche dalla memoria del passato, per criticarlo magari, ma per conoscerlo».
Giorgio Strehler
Il testo ha conseguito la Segnalazione Speciale e il Premio Produzione al 43° Premio Riccione per il Teatro. Motivazione: “…un esempio di teatro-documento, una straordinaria raccolta di incredibili testimonianze, secondo la cronologia degli avvenimenti, durante e anche dopo i fatti, su vittime e carnefici della persecuzione nazista contro le minoranze discriminate di Trieste”.
Adolf Hitler ed il nazionalsocialismo, più di un cinquantennio fa, hanno perso la guerra decisiva, altrimenti il “Nuovo Ordine Europeo”, così lo chiamavano i nazisti, avrebbe regnato. Un popolo di signori, gli ariani tedeschi, avrebbe dominato il continente intero; gli altri sarebbero stati ridotti in schiavitù, aizzati gli uni contro gli altri, assassinati, sfruttati fino alla morte ai lavori forzati; altri ancora, gli ebrei, sarebbero definitivamente scomparsi dalla faccia della terra. Il lager, la città del dolore, non era che una prefigurazione precisa e dettagliata di questo ordine nefando. Un’esperienza estrema. Man mano che passano gli anni i testimoni oculari di questa esperienza vengono meno. Stringente si fa allora il problema di conservare la loro memoria e anche di saperla interpretare, di far rivivere le parole mute scritte sulla carta. È questa forse, dal punto di vista civile e morale, una delle funzioni più alte che il teatro possa esprimere: aiutare a non dimenticare.
Marco Coslovich
ADESIONI E SOSTEGNI
SIMON WIESENTHAL DOCUMENTATIONZENTRUM DI VIENNA – COMUNE DI TRIESTE – ISTITUTO NAZIONALE PER LA STORIA DEL MOVIMENTO DI LIBERAZIONE IN ITALIA – ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI ITALIANI – COMUNITÀ EBRAICA DI MILANO E TRIESTE – CIVICO MUSEO RISIERA DI SAN SABBA – PICCOLO TEATRO DI MILANO – TEATRO DELL’ELFO – TEATRO STABILE FRIULI-VENEZIA GIULIA – TEATRO LA CONTRADA – TEATRO MIELA – GLOBOGAS – SMEMORANDA – LANDIS – FIAP – ANPPIA
Per informazioni > distribuzione@teatrodellacooperativa.it
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