Via Hermada, 8 – 20162 Milano -

STAGIONE 2023/24
Nessun spettacolo in programma

MATILDE E IL TRAM PER SAN VITTORE | 19 – 24 marzo

Spettacolo in abbonamento

 

16_Matilde

testo e regia Renato Sarti
dal libro di Giuseppe Valota Dalla fabbrica ai lager
con Rossana Mola e Marta Marangoni
musiche Carlo Boccadoro
progetto audio Luca De Marinis
dramaturg Marco Di Stefano
sostenuto da NEXT 2017/18Regione Lombardia
con il patrocinio di ANPI, Istituto Parri e ISEC e dei comuni di Albiate, Bresso, Cinisello Balsamo, Monza e Muggiò
produzione Teatro della Cooperativa
con il sostegno di ANED
ACQUISTA QUI

-

-
-In seguito agli scioperi − i più grandi nell’Europa occupata dai nazisti – che durante la Seconda guerra mondiale paralizzarono i maggiori stabilimenti a nord di Milano, centinaia di lavoratori di Sesto San Giovanni e dei comuni limitrofi furono arrestati e deportati nei lager. Uomini sottratti ai propri affetti, costretti a vestirsi rapidamente per poi sparire. Madri, mogli, sorelle e figlie si precipitavano inutilmente al carcere di San Vittore e in altri luoghi di detenzione di Milano alla loro disperata ricerca.

Scritto da Renato Sarti, il testo nasce dalle testimonianze raccolte da Giuseppe Valota, presidente dell’ANED di Sesto San Giovanni e Monza recentemente scomparso, figlio di un deportato che perse la vita a Mauthausen.
Matilde e il tram per San Vittore mette in luce il “non eroismo” di migliaia di persone che si opposero al fascismo e al nazismo pagando un caro prezzo. Lo fa attraverso le voci di quelle donne che si ritrovarono improvvisamente costrette a gestire da sole un quotidiano di fame e miseria, nel terrore della guerra e dei bombardamenti. Nel dopoguerra per molte di loro incominciò un periodo d’attesa ancor più terribile. Dei cinquecentosettanta deportati delle grandi fabbriche, duecentoventitre non fecero ritorno e dieci morirono per le malattie contratte nel lager. Sia per le mogli, le sorelle, le madri e le figlie di quegli uomini che non tornarono, sia per quelle che ebbero la fortuna di riabbracciare il proprio marito, fratello, padre e figlio, la vita non fu mai più quella di prima.

SALUTI DA MIRAN – Documentario realizzato da Videoest
A seguito delle repliche di Matilde e il tram per San Vittore verrà proiettato in sala il documentario Saluti da Miran.

30 anni fa, il 20 marzo 1994, Miran Hrovatin, amico carissimo, in età giovanile, di Renato Sarti, veniva ucciso a Mogadiscio insieme a Ilaria Alpi. A lui e Ilaria Alpi il Teatro della Cooperativa aveva già dedicato una delle prime stagioni (2014/2015) in occasione del decennale dalla loro morte.
Per ricordare Miran Hrovatin a fine di ogni replica di Matilde e il tram per San Vittore, dal 19 al 24 marzoverrà proiettato Saluti da Miran, realizzato da Videoest, un video straordinario, un grido, un urlo straziante lanciato contro la guerra. Un urlo, che in un periodo come quello che stiamo vivendo, si amplifica sempre di più.
Era il 1994. Sono passati trent’anni da quando l’operatore video triestino Miran Hrovatin è stato ucciso a Mogadiscio insieme alla giornalista Ilaria Alpi. Filmavano il ritiro dei soldati italiani dalla Somalia e indagavano su traffici illegali, armi e rifiuti tossici.
La videoest, la casa di produzione di Miran, i suoi amici, la moglie, il figlio, hanno realizzato un documentario, che non è solo un omaggio, ma un pezzetto di storia, formato dalle immagini di Miran dagli anni ‘70 agli anni ‘90, e le immagini dei reportage di guerra, in gran parte girati inediti. Le immagini dei conflitti e delle atrocità avvenute nello sfaldamento della Yugoslavia.
Una denuncia di tanto orrore inutile. Un duro lavoro per non dimenticare le vittime, le ingiustizie, le tragedie, che è stato pagato con il sacrificio della propria vita.

Il documentario ha una durata di circa 25 minuti.

  • linkedin
  • pinterest
Aggiungi appuntamento
Nessun spettacolo in programma