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Spettacoli prosa 11/12
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mamma mafia spaghetti pizza mandolino

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dal 29 novembre al 4 dicembre 2011 – prima nazionale

organizzazione e distribuzione ArteVOX
MAMMA MAFIA PIZZA SPAGHETTI MANDOLINO
un evento sull’Italia contemporanea
uno spettacolo di Walter Leonardi
con Walter LeonardiePaolo Li Volsi
musiche originali tratte dal disco“Organizzo Eventi” diWalter LeonardiePaolo Li Volsi
musiche eseguite da Orazio Attanasio (Violino/Mandolino), Raffaele Kohler (tromba) e Marco Casari (percussioni)

 

Evento, dal latino eventus, da avvenire che possa o stia per avvenire. Come dice il dizionario, è una probabilità, ovvero non si sa se poi veramente accade. Nonostante l’umana convinzione occidentale di avere tutto sotto controllo, in realtà, nulla è sicuro, niente è immutabile nel tempo a parte Emilio Fede e il suo lecca, lecca. La terra stessa è in continua mutazione. Di questo spesso ci si dimentica, si pensa che la vita che conduciamo sia per sempre, che non sia un “evento”. E così si perdono infinite possibili occasioni.

Non si è persa invece l’occasione, quando si è palesata, di fare un disco, è andata più o meno così: nel mese di gennaio 2011 durante una cena con i miei vecchi compagni di scuola, oggi tutti stimati professionisti, ho candidamente proposto: “Ei ragazzi, mi producete un disco?”. A questo azzardo mi sono sentito rispondere: “Certo, ma prima facci un business-plan”. Poteva finire tutto lì, a quella definizione, a me tutt’ora ignota, di business-plan, invece è nato un “azionariato popolare” con cui si è prodotto il disco Organizzo Eventi.
Scritto e suonato in collaborazione con Paolo Li Volsi, presenta una scaletta di 10 canzoni ironiche e non, che toccano svariati temi: dalla Chat, ai Telefilm, dai rapporti di coppia alle occasioni perdute (appunto). Dieci fotografie contemporanee del nostro Paese e di chi lo abita.

E’ notte, piove
Un uomo solo, si è perso…
cerca la strada consultando una cartina dell’Italia, invece trova un improbabile Virgilio in ciabatte che lo guida in un viaggio mentale e onirico.
Un baraccone da fiera.
Un compagno di giro, come i vecchi comici dell’arte.
Un’orchestrina stabilmente nomade che suona molto male, ma beve molto.
Un teatrino stabile a “rotelle”, che si lamenta poverino perché prende solo 2 milioni di euro di finanziamento l’anno.
Una donna barbuta di nome Italia, che cerca l’amore stanca di brevi avventure.
Un Diavolo che compera l’anima a un comico in cambio di successo e il comico che si lamenta perché è ancora un perfetto sconosciuto e il diavolo gli risponde, sono solo il Diavolo, non son mica Gino e Michele.
Una setta di alti finanzieri in disgrazia perché non riesce a governare il mondo perché altre Organizzazioni di Alti Finanzieri già lo fanno.
Un uomo privato di tutta la sua cultura diventa inevitabilmente violento e per caso uccide tutti i responsabili della morte della cultura.
Un rifugio, finalmente: l’Amore.
Forse una soluzione: la Poesia.
Un album fotografico, una serie di quadri della vita di un uomo – paese in costante crisi di panico.
Crisi dovuta alla distanza che intercorre tra il sé reale e la proiezione di un sé fittizio.

WALTER LEONARDI
Attore, cantautore e trovatore, protagonista di un percorso artistico completo e articolato ha lavorato in tutti i contesti dello spettacolo. Coltiva parallelamente le due carriere di attore e autore. Dal 2003 scrive, dirige e interpreta tutti i suoi spettacoli. Dopo aver fatto parte della compagnia di Giorgio Barberio Corsetti per molti anni, aver collaborato in diverse occasioni con Paolo Rossi, e dopo aver frequentato il piccolo e grande schermo con Serena Dandini, Carlo Mazzacurati e Francesca Archibugi, sceglie la strada di chi prova a raccontare, ma soprattutto spiegare a se stesso, la propria generazione: una generazione che non è protagonista, ma solo spettatrice della rivoluzione culturale degli anni 70 e che invece subisce, senza possibilità di salvarsi, il vuoto precario del nuovo millennio.
Prende forma così Come un frigo, ovvero vuoto: per leggere gli anni 80 senza il manuale delle istruzioni, dal movimento del 77, anno in cui cominciò il futuro senza speranza, poi ancora Milano 70, allora frammenti di realtà mischiati con pezzi di mitologia urbana attraverso gli occhi di un bambino che conosce la paura, l’amore, la lotta… in classe, la seconda “B”. Con un estratto di questo spettacolo è finalista nel 2007 al Premio Teatro Canzone Giorgio Gaber di Viareggio. L’elemento canzone ha sempre più spazio fino ad arrivare nel 2008 al recital: Dieci canzoni per me posson bastare, che lo vede unico protagonista in scena alternando canzoni e monologhi.
L’incontro con Paolo Li Volsi è avvenuto durante un progetto artistico diretto da Cristina Pezzoli e Letizia Russo nel 2008. Lunghe nottate passate al lume di chitarra hanno dato vita a una decina di canzoni che sono contenute nel disco Organizzo Eventi.

PAOLO LI VOLSI
Palermitano, diplomato alla scuola del Teatro Stabile di Genova. Ha lavorato in teatro con Cristina Pezzoli, Letizia Russo, Serena Sinigaglia, Paolo Rossi e tanti altri. Dal 2005 collabora con la compagnia Narramondo portando in giro spettacoli di narrazione, accompagnandosi con la chitarra. Suona e canta con diversi gruppi musicali (Om, Santorini Orchestra) mettendo in scena spettacoli di teatro con musica dal vivo.

Info e prenotazioni: 02 64749997
e-mail:
info@teatrodellacooperativa.it

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