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“La nostra famiglia è stata toccata da una tragedia ancora prima di esistere: il padre di mio marito Renato, il nonno dei miei figli, è stato fucilato a Fossoli con altre 67 persone. Si chiamava Luigi Vercesi, aveva 30 anni e due figli: Rosetta di 9 anni e Renato, mio marito appunto, di poco più di un mese. Più volte negli anni, ascoltando o leggendo i nomi dei fucilati durante la cerimonia di rievocazione attorno al 12 luglio, mi sono domandata come fosse la vita di quelle persone e come avrebbe potuto essere senza la guerra, la ribellione, il carcere, l’internamento ed infine la fucilazione. Di alcuni conosco i figli e i nipoti, ma di altri anche gli storici non sono riusciti a ricostruire le vicende umane.”
Il 12 luglio del 1944, ben 67 prigionieri del campo di Fossoli vennero fucilati dalle SS, al poligono di tiro del Cibeno. Le motivazioni della strage di Fossoli sono ancora in gran parte oscure, come per anni sono stati nascosti i fascicoli delle indagini in quello che è stato definito “l’armadio della vergogna”. Chissà se mai si saprà perché dal comando di Verona arrivò quella lista nominativa con l’ordine della fucilazione…
Da una collaborazione tra Teatro della Cooperativa e Cooperativa Pandora, con il sostegno di ANED Milano, ANPI provinciale, Sapere Coop e di un gruppo di familiari che in questi anni si sono avvicinati alla ricerca delle motivazioni della strage, nasce il progetto di teatro ed educazione alla cittadinanza “Vite sospese”. Il percorso è rivolto agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado affinché possano restituire voce a queste 67 vittime come in una sorta di “Spoon River” padana.
A partire dalle biografie di ciascun partigiano e deportato, dai documenti ufficiali dell’epoca e dalle testimonianze dei familiari, i ragazzi possono “adottare” un fucilato e rivisitarne la storia – per chi ce l’ha – o regalarne una a chi ne è privo, restituendola attraverso la scrittura drammaturgica e il teatro. Ricostruire l’ipotetico futuro di chi si è sacrificato in nome degli ideali di pace e democrazia, immaginare le scelte che lo hanno portato lì, ricucendo il filo spezzato il 12 luglio del 1944. Il progetto si propone di riscoprire la Storia attraverso le piccole storie da cui è composta, perché i nostri allievi possano aprirsi ad un nuovo presente e un nuovo futuro con responsabilità e consapevolezza.
A scelta dell’insegnante l’articolazione del seminario:
➢ Percorso di Educazione alla cittadinanza: l’insegnante può richiedere i materiali sui quali lavorare autonomamente con la sua classe durante le ore didattiche (bibliografia, articoli di giornale, testimonianze scritte dirette e indirette, reperti audiovisivi). Una risorsa volontaria si farà consulente del percorso riguardo all’uso dei materiali.
➢ Percorso di Educazione alla cittadinanza e laboratorio teatrale: il percorso si divide in due parti, la prima dedicata allo studio attento delle fonti (bibliografia, articoli di giornale, testimonianze scritte dirette e indirette, reperti audiovisivi), la seconda tesa all’elaborazione del materiale in chiave drammaturgico/teatrale condotta da un operatore specializzato del Teatro della Cooperativa, finalizzata a una restituzione pubblica.
L’attività ha carattere multidisciplinare, presuppone l’intervento delle diverse discipline: la Storia (per capire in quale contesto si sviluppa la tragedia), l’Educazione alla Cittadinanza (la scelta e la responsabilità individuale anche quando comporta rischi), l’Italiano (linguaggi e generi letterari per la restituzione) e le Tecniche dell’audiovisivo (linguaggi digitali attraverso i quali veicolare una narrazione). Il percorso prevede un incontro con i testimoni, ovvero i parenti delle vittime della strage di Fossoli.
Il percorso è stato realizzato nell’anno scolastico 2020/2021 con le classi 1E, 2C, 2O del Liceo Carlo Tenca di Milano guidate dall’ideatrice del progetto Valeria Malvicini con il supporto di Alice Vercesi e dall’operatrice e attrice Rossana Mola per la parte teatrale.
Non è stato facile lavorare in tempi di pandemia, ma ci abbiamo provato. Il materiale prodotto dai ragazzi è molto, molto di più. Qui viene proposta una selezione.
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