Via Hermada, 8 – 20162 Milano -

Matinée per le scuole

Al Teatro della Cooperativa vogliamo dare una bella lezione a tutti gli studenti…TABELLA_MATINEE

Prezzi: biglietto singolo studente euro 8,00, omaggio all’accompagnatore ogni 15 studenti.

Contatti Ufficio Scuole Teatro della Cooperativa: territorio@teatrodellacooperativa.it
02.6420761 // 348.6252249

Come raggiungerci: Teatro della Cooperativa via privata Hermada 8, MM3 Maciachini / MM2 Lanza + tram 4 (fermata Niguarda Centro) // MM5 Ca’ Granda + autobus 42 // autobus 51, 83, 172.

19 – 20 novembre – Gorla fermata Gorla 
con Nicoletta Ramorino, Federica Fabiani, Marta Marangoni // testo e regia Renato Sarti

Il 20 ottobre del 1944, dopo aver compiuto una missione a nord di Milano, aerei della Air Force sganciarono parte delle bombe residue sulla città. Una di queste, per fatale combinazione, sfondò il tetto della Scuola Francesco Crispi di Gorla ed esplose nella cantina dove si erano rifugiati i bambini. Con linguaggio coinvolgente e poetico, Renato Sarti ha rievocato quell’evento basandosi sui documenti e soprattutto sulle memorie dei sopravvissuti.

11 – 13 dicembre 2019 (orario serale) – IL RUMORE DEL SILENZIO
con Laura Curino e Renato Sarti // testo e regia Renato Sarti

Il 12 dicembre del 1969 nella Banca dell’Agricoltura di piazza Fontana a Milano esplose una bomba che causò la morte di 17 persone e ne ferì 88. In un paese in cui la poca memoria storica non solo non combacia con la verità, ma a volte trasforma gli assassini in santi a cui intitolare vie o piazze, la storia della strage di piazza Fontana è emblematica.

29 gennaio 2020 – I ME CIAMAVA PER NOME: 44.787 – RISIERA DI SAN SABBA
testo e regia Renato Sarti da testimonianze di ex deportati raccolte da Marco Coslovich e Silva Bon per Irsrec FVG // con Nicoletta Ramorino, Ernesto Rossi, Irene Serini, Renato Sarti // brani musicali Alfredo Lacosegliaz, Moni Ovadia.

Pochi sanno cosa sia stata, in tutto il suo orrore, la Risiera di San Sabba a Trieste, unico lager nazista in Italia munito di forno crematorio (da tremila a cinquemila le vittime). Un colpevole oblio ha soffocato fin dall’immediato dopoguerra le voci, a volte ha inquinato le prove, di quanto accadde poco più di settant’anni fa.

20 – 21 aprile 2020 – NOME DI BATTAGLIA LIA
testo e regia Renato Sarti // con Marta Marangoni, Rossana Mola, Renato Sarti

Un ritratto tragico e insieme vivace della Niguarda resistente, dedicato agli eroismi anonimi delle donne e al loro coraggio. Un omaggio alla partigiana Lia, che al bambino che portava in grembo voleva donare un mondo senza fascismo.

14 febbraio – NO. STORIA DI FRANCA VIOLA
di Chiara Boscaro // con Sara Urban // regia Alessia Gennari

Sicilia, 1965. Filippo Melodia, rampollo della mafia, chiede a Franca Viola, diciassettenne figlia di un mezzadro, di sposarlo. La risposta è no. Filippo Melodia allora rapisce Franca, la violenta e le offre un matrimonio riparatore per riscattarne l’onore ed estinguere i propri reati (tra gli altri, sequestro di persona e stupro). Così prevedeva l’articolo 544 del codice penale. Ma la risposta di Franca è ancora no. Un NO che farà la storia.

13 – 14 – 15 novembre – COSÌ PARLÒ MONNA LISA
di Chiara Boscaro // con Sara Urban // regia Alessia Gennari testo e regia Antonio Piccolo // con Stefania Ventura e Melissa Di Genova //scene Eleonora Scarponi

Un dialogo surreale in cui la fantasia e la dialettica dell’autore giocano con il fascino e i misteri che avvolgono la figura della Gioconda. Un pretesto per conoscere l’apice e il fondo dell’essere umano: il genio di Leonardo contro la bassezza dell’uomo della guerra; lo spirito del Rinascimento contro il buio dei Nazionalismi e del razzismo.

Data da concordare – 01_UNA TRAGEDIA ITALIANA
con Alice Barlaam, Paolo Palmeri, Gaia Casadei, Luca Gambini, Luca Gruppo, Marta De Chiara, Sonia Pulaj, Pietro Piciotti, Ilaria Paternò, Irene Chiolerio, Erica Guarino, Alessandro Treccan // testo e regia Maurizio Brandalese

Uno spettacolo che racconta una tragedia moderna che è già storia. Il G8 e la vicenda di Carlo Giuliani è una storia con una triste e scomoda verità che molti vorrebbero dimenticare, come se quella tragica società non appartenesse loro. Una scena una raccolta di resoconti e testimonianze. Un teatro che fa l’occhiolino al documento.

Data da concordare – PROPAGANDA
di Chiara Boscaro e Marco Di Stefano // regia Marco Di Stefano // con Valeria Sara Costantin, Marco Pezza, Andrea Pinna, Domenico Pugliares, Valentina Scuderi // canzoni Giovanni Gioia // consulenza storica Giuliano Turone e Renato Seregni

La P2 raccontata da La Confraternita del Chianti con la consulenza di Giuliano Turone, giudice che ha indagato su Sindona e Gelli. Un ponte irriverente (e un po’ preoccupato) sul futuro di un Paese che troppo spesso cita la Costituzione a sproposito.

Data da concordare – LA LA BOTTEGA DEL CAFFÈ
da Carlo Goldoni // di Chiara Boscaro e Marco Di Stefano // con Valeria Sara Costantin, Giovanni Gioia, Marco Pezza, Diego Runko, Giulia Versari

Eugenio passa le notti al gioco perdendo tutti i suoi averi e Ridolfo, il proprietario de “la bottega del caffè”, fa di tutto per proteggerlo. Attorno a loro, garzoni, mogli, maldicenti, truffatori e donne misteriose arricchiscono la vicenda di colpi di scena, equivoci, battute sagaci e svelamenti. Un classico della commedia trasportato nella nostra società, oggi.

Data da concordare – LA SCUOLA NON SERVE A NULLA
di e con Antonello Taurino // scritto con Carlo Turati

Nelle aule di oggi convivono antiche rigidità burocratiche e follie kafkiane. Il concorsone, la “didattica per competenze”, le gite… Fa ridere? Sì, parecchio. Se siete o siete stati professori, studenti, genitori, nonni, zii, cugini, amici di professori o di studenti, allora è la vostra storia. Se la scuola in macerie è la parabola più amara di un Paese allo sbando, l’unico riscatto può arrivare dalla convinzione che nessuna riforma potrà seppellire la relazione umana tra docente e studenti.

Data da concordare concordare — MILES GLORIOSUS
testo, drammaturgia, regia Antonello Taurino // con Antonello Taurino e Orazio Attanasio

Nato da una dettagliata inchiesta durata due anni, lo spettacolo narra con toni comicissimi una tragedia. Perché vi s’intrecciano la storia dei soldati vittime dell’uranio impoverito di ritorno dalle “missioni di pace” negli anni ’90, lontani dal clamore retorico del patriottismo nostrano, e quella farsesca ed esilarante di due teatranti sciamannati, Mimmo e Pasquale, che, tanto cinici quanto cialtroni, cercano idee per il loro nuovo spettacolo: “Dev’essere di teatro impegnato, civile! Perché il genere tira…”.