Le Cinque Giornate di Milano | Comunicato n° 2

Dopo quattro giorni di intenso indottrinamento e duro addestramento delle truppe ad opera del “Kowalski delle barricate” Paolo Rossi, siamo pronti a fare sul serio.

Finita la replica di venerdì 22 di Noi siamo voi: votatevi! con Cornacchione/Sgrilli, il Teatro della Cooperativa si auto okkupa a tempo pieno: dal barripalco (tre quarti barricata e un quarto palco) “Kowalski” e il suo comandante in campo “El Cutelèta” Renato Sarti partiranno al contrattacco alla testa di un manipolo di coraggiosi.

Per la buona riuscita delle cinque giornate milanesi c’è però bisogno di una maggiore partecipazione: ecco allora che la chiamata alle arti si estende a tutti i saltimbanchi, cantastorie, musicisti, burattinai, pensionati, migranti, disoccupati ed esodati di talento presenti nell’area milanese che vogliano arruolarsi e dare il loro spavaldo contributo a questo scalcagnato (ma proprio per questo più poderoso) esercito.

Accorrete! Ogni contributo sarà apprezzato: canti, balli, musica, poesie e qualsiasi forma artistica per rinfrancare gli animi degli occupanti e rilanciare lo spirito del ’48 senza però ripeterne gli errori: non vogliamo certo che torni Radetzky!

L’occupazione richiede organizzazione: non possiamo fare scoppiare la saltaglia (un quarto sala, tre quarti campo di battaglia), che potrà riempirsi fino ad esaurimento posti. Musicisti, musicanti e suonatori potranno andare all’assalto fino alla mezzanotte per mantenere dalla nostra anche la popolazione della periferia niguardese. Chi volesse esibirsi in prima linea sul barripalco dovrà arruolarsi per tempo.

Fra gli ostaggi e i prigionieri radetzkini (un quarto Radetzky, quattro quarti …ini) verrà estratta a sorte una coppia che vincerà un soggiorno nella SPA del centro di accoglienza di Lampedusa.