Via Hermada, 8 – 20162 Milano -
PRIMA NAZIONALE
un progetto di Nando dalla Chiesa e Marco Rampoldi
con Pasquale di Filippo e Sergio Leone
testo Paola Ornati
spazio scenico Marco Rossi
regia di Marco Rampoldi
su elaborati e ricerche di Thomas Aureliani, Arianna Bianchi, Valeria Biasco, Gianmarco Crescentini, Mattia Maestri, Martina Mazzeo, Roberto Nicolini, Arianna Zottarel
in collaborazione con CROSS-Osservatorio sulla Criminalità Organizzata
si ringraziano Università Statale di Milano, Piccolo Teatro di Milano, Libera, Stampo Antimafioso, Unilibera e Wikimafia
Se giri per le strade del Messico, può capitare che scompari…
“50.000 morti ammazzati in un anno.
78 sequestri al giorno.
32.318 persone scomparse nel nulla dal 2006 al luglio 2017”
Questo il bollettino di guerra proveniente da un Paese che in guerra non è.
Il Messico oggi è uno Stato controllato per gran parte della sua vita pubblica dalla criminalità organizzata, dai Narcos. È un Paese che non ha più voce internazionale: la stampa è nel mirino del crimine, chi non muore è costretto al silenzio. Un popolo che sembra non avere più diritti a cui appellarsi, sembra non avere più parole per le quali manifestare e lottare. Oggi, la soluzione a cui più tende la 14ma economia del mondo, sembra non poter essere altro che la proclamazione del Narcostato.
Due uomini (Sergio Leone e Pasquale Di Filippo) Un tavolo. La carta geografica di una Nazione così lontana dall’Italia, così diversa…
Carte. Foto di vittime. Carte bollate. Leggi inefficaci. Dossier inascoltati.
Carte che contengono storie.
Lettere di madri, di padri, di figli. Cronache di vittime. Proclami dei carnefici. Carte che trasformano tutto in carta.
Diventano carta i ricordi, le ricerche di desapareçidos.
Carte che sono sotto agli occhi di tutti, ma in Messico: “vede, ode e tace chi vuol vivere in pace”.
Ma solo in Messico la Storia di uno Stato, la vita di milioni di persone è: carta e parole?
Solo in Messico carta e parole sono specchietti per le allodole che nascondono il “niente” che rimane di intere esistenze?
Solo in Messico di leggi, ideali e cittadini, oggi, resta “niente”?
Il testo nasce dal gruppo di lavoro, proveniente dal corso di Sociologia della Criminalità Organizzata dell’Università degli Studi di Milano, che ha dato vita agli spettacoli, andati in scena al Piccolo Teatro di Milano, E io dico no – Ogni notte ha un’alba e 5 cm d’aria – Storia di Cristina Mazzotti e dei figli rapiti, replicato al Teatro della Cooperativa nella Stagione 2016-’17. È il prodotto di un Osservatorio sulla Legalità che vuole continuare a raccontare attraverso il teatro, le dinamiche che stanno alle spalle del dilagare delle organizzazioni criminali, vicinissime a noi, o da noi molto lontane, ma non per questo meno pericolose.
Riaffermando con forza il valore sociale e civile del palcoscenico.
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