Via Hermada, 8 – 20162 Milano -

newsletter Stagione Corrente
Nessun spettacolo in programma

La scuola non serve a nulla – repliche straordinarie

La scuola non serve a nulla – repliche straordinarie

produzione Teatro della Cooperativa
di e con Antonello Taurino
scritto con Carlo Turati
SPETTACOLO SELEZIONATO PER IL BANDO “RIFUGIO D’ARTISTA 2016″

 

> PROMOZIONE RISERVATA NEWSLETTER. <

BIGLIETTI AL PREZZO SPECIALE DI 10 EURO.
UTILIZZA IL CODICE SCONTO 10002 PER L’ACQUISTO ONLINE OPPURE
SCRIVI A info@teatrodellacooperativa.it INDICANDO DI ESSERE ISCRITTO ALLA NEWSLETTER.

INFO E PRENOTAZIONI: 026420761 – info@teatrodellacooperativa.it

 

“Del film L’Attimo Fuggente con Robin Williams, tutti voi ricordate il professor Keating e la passione dei suoi innovativi metodi didattici. Nessuno ricorda mai che alla fine, a causa di quei metodi, il professore viene licenziato…”

Il professore di una scuola di frontiera viene sospeso dal servizio, anche se non si capisce bene perché. Metodi didattici troppo bizzarri? Può essere, ma del resto come fare per accendere quel minimo sindacale di interesse in classi terremotate e multirazziali, multireligiose, multilinguistiche, multiproblematiche ma, soprattutto, monoimpreparate? Non è il Vietnam, no, ma sicuramente è un mondo senza Garroni e senza lieto fine, che pare sorretto solo dall’eroismo dei singoli e dove forse conviene mettere da parte il rigore istituzionale per provare a battere altre strade. Sì, perché l’autore Antonello Taurino, docente precario di giorno e attore altrettanto precario di sera, racconta il tutto attraverso lo sguardo autobiografico di un professore che è anche comico. Così come Carlo Turati, che alterna l’insegnamento alla scrittura per tanti grandi professionisti della risata. Attor comico e insegnante: due mestieri, che, a volte, non sono poi così diversi.

La scuola non serve a nulla è un viaggio tragicomico tra i paradossi della Scuola di ieri e della “Buona Scuola” di oggi, forse la peggiore riforma di tutta la storia repubblicana. Nelle aule di oggi, già messe malissimo ieri, convivono antiche rigidità burocratiche e nuove follie kafkiane. Il concorsone, la “didattica per competenze”, le gite… Fa ridere? Sì, parecchio. Fa ridere solo gli addetti ai lavori? Beh, se siete o siete stati professori, studenti, genitori di studenti, nonni, zii, cugini, amici, conoscenti di professori o di studenti, allora è la vostra storia. Perché se la scuola in macerie è la parabola più amara di un Paese allo sbando, l’unico riscatto possibile può arrivare dalla convinzione che nessuna riforma o burocrazia potrà seppellire (e nessuna tecnologia potrà sostituire) la relazione umana tra docente e studenti. La certezza che il docente, come ogni attore, è un soggetto vivo davanti ad altri soggetti vivi. Ovvio, fino alla sorprendente scelta finale…

  • linkedin
  • pinterest
Aggiungi appuntamento
Nessun spettacolo in programma