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Eventi speciali 16/17 Stagione 2016/17
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D5, Pantani

Domenica 28 maggio, 20.30 - Biglietto unico 10 €

D5, Pantani

scritto e diretto da Chiara Spoletini
con Sebastiano Gavasso e Stefano Moretti
partecipazione video di Alessandro Lui e Giuseppe Spoletini
consulenza Francesco Ceniti de La Gazzetta dello Sport
voce di Davide De Zan

Domenica 28 maggio 2017, alle ore 20.30, in occasione della conclusione della centesima edizione del Giro d’Italia, che si svolgerà in 21 tappe dal 5 maggio al 28 maggio, andrà in scena D5, Pantani, con biglietto unico a 10 €.
Al termine della rappresentazione teatrale avrà luogo un dibattito, cui parteciperanno i giornalisti coinvolti con la realizzazione dello spettacolo e con il Giro d’Italia.

L’urgenza che ci muove a raccontare questa storia prende vita dall’assurdità stessa della vicenda. Una cronaca di non troppo tempo fa trattata con menefreghismo, disattenzione e cattiveria. Una favola macabra, un sogno che si trasforma nel più nero degli incubi già dal 5 Giugno 1999, quando si gridava al doping, quando si strillava che Pantani fosse dopato, un drogato che aveva imbrogliato tutti, i conti non tornavano e oggi la cronaca da ragione a quei dubbi. Nel settembre del 2016 esce la notizia che la squalifica del ‘99 fosse la punta di un iceberg di diversi interessi camorristici e che l’esclusione del ciclista da quel Giro avesse uno scopo economico, assolutamente nulla a che vedere con la necessità di fare giustizia nell’ambiente ciclistico o di proporre riscatto, o ancora che ci fosse un interesse a difendere chi “era pulito”, perché nessuno lo era.

Ad oggi, possiamo affermare che Pantani fu un capro espiatorio: prima ingiustizia.

La seconda arriva qualche anno più tardi, quando nel 2004 il campione viene ritrovato morto nella stanza di una pensione di Rimini, la D5, appunto. Un giallo incredibile. Gli assurdi movimenti maldestri degli inquirenti, degli uomini del Ris, di chi ha condotto le indagini, dei medici coinvolti, dei testimoni mai ascoltati, della scena del delitto contaminata dai primi minuti di indagine, dalle misteriose fughe delle persone “informate sui fatti” e coinvolte, ci hanno mosso ad andare più a fondo, col “solo” intento di informare, di riportare i fatti a galla, per tentare di capire se è ancora possibile incuriosire con questa storia una donna o un uomo, per tentare di riconsegnare a uno sportivo che ha contribuito a rendere immortale la storia del ciclismo italiano, una dignità perduta e fin troppo maltrattata.

Tramite Change.org abbiamo promosso due petizioni:

- una il 14 febbraio 2016 , anniversario della scomparsa di Marco, per evitare l’archiviazione delle indagini sulla sua morte avvenuta nella stanza D5 del residence Le Rose di Rimini;

- l’altra il 5 Giugno 2016, anniversario dei controlli antidoping di Madonna di Campiglio che estromisero Marco dal Giro d’Italia 1999, per evitare l’archiviazione delle indagini relative all’intervento della camorra per contraffarne i risultati.

Per ciascuna abbiamo superato le 20.000 firme, oltre alla stima e al supporto della signora Tonina Pantani, della Fondazione Pantani e dell’avvocato della famiglia Pantani Antonio De Rensis.

Quella che è stata spesso definita la “battaglia artistica” della compagnia D5 dunque, oltre a interessare un pubblico che cerca esclusivamente l’intrattenimento, si propone anche a chi si sente parte della vicenda Pantani, dei tifosi dell’uomo, del campione, di chi segue il ciclismo e di semplici appassionati dello sport.

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