Via Hermada, 8 – 20162 Milano -
con
Roberto Brivio, Flavio Oreglio,
Alberto Patrucco, David Riondino
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Sui Gufi, questi esseri ancestrali figli della notte che da sempre influenzano l’immaginario collettivo, occorre fare chiarezza. Politici e sportivi, li usano per indicare sfortuna, cattiva sorte o sventura. Tuttavia, se si guarda alla Storia, in quasi tutte le culture antiche il Gufo è sempre stato considerato un simbolo positivo.
Nel Medioevo rappresentava saggezza e sapienza, presso i popoli nordeuropei, tra gli indiani d’America e gli Aborigeni australiani, era un portafortuna.
Ma I Gufi sono stati anche uno straordinario gruppo musicale che, con grande vivacità artistica, ha contribuito alla nascita del Cabaret in Italia. Roberto Brivio, Gianni Magni, Lino Patruno e Nanni Svampa hanno rappresentato e rappresentano un punto di riferimento fondamentale per questo genere di spettacolo.
Con Gufi, Roberto Brivio, storico componente del memorabile quartetto, Flavio Oreglio, Alberto Patrucco e David Riondino, intrecciando monologhi, dialoghi e battute, riscoprono la freschezza di un repertorio musicale straordinario riproponendone inalterato lo spirito. Le canzoni rivisitate – articolate nei generi storico / macabro /nonsense / popolare / sociale / di costume – costituiscono l’asse portante di questo progetto artistico che, tra ironia e umorismo, storie improbabili e appunti satirici, suggerisce uno sguardo disincantato sul quotidiano.
Gufi è un insieme di narrazioni variegate che propone una visione tridimensionale e anarchica in netta contrapposizione allo spartito dominante, unione di punti di vista diversi, non “allineati”, in grado di generare un gioco satirico-poetico spiazzante e divertente. Nessuna nostalgia, ma una vera e propria riproposta.
Perché i Gufi sono buoni per tutte le generazioni.
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