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Stagione_2016_2017_cover_google_plusPresentazione Stagione 16/17 – “LA BICICLETTA”

Sembra che Beckett, assiduo frequentatore del Vélodrome d’Hiver, abbia scelto il titolo En attendant Godot in onore dello stayer Roger Godeau. Conte e Jannacci hanno cantato le gesta di Bartali. Secondo Roland Barthes, l’Angelo delle Montagne Charly Gaul doveva a “un commercio con gli dèi” i suoi scatti micidiali. Durante la Resistenza, la staffetta partigiana Tina Anselmi faceva più di cento chilometri al giorno e la “nostra” Lia fu uccisa mentre pedalava. Importanti scrittori e giornalisti, come Brera, Buzzati, Mura, Zavoli, Montanelli e la Ortese, sono stati “inviati” al Giro e al Tour. Parigi offre un incentivo a chi usa la bici al posto della macchina e, in provincia di Lucca, Massarosa la imita. Il noleggio gratuito esiste a Londra, Zurigo, Copenaghen, Lubiana, Adelaide, Seoul, Città del Messico e in più di cinquanta città italiane. Metto insieme alla rinfusa dati e notizie sulla bicicletta perché credo sia l’unico mezzo di locomozione capace di coniugare imprese eroiche e leggendarie con il vivere quotidiano, che è più o meno quello che il teatro cerca di fare da millenni. Ed è proprio alla bicicletta che dedichiamo questa stagione, con l’auspicio che a Oslo possa vincere il Nobel per la Pace, che Milano decida di imitare Massarosa, che vicino alla nostra sala venga installato un bike sharing e, soprattutto, perché è un mezzo piacevole, ecologico e salutare, emblema di chi crede nell’utopia di una città e di un mondo nuovi, in cui le periferie territoriali e sociali vengano viste come risorse da valorizzare. Sarà un cartellone “contro il logorio della vita moderna”, a misura d’uomo e di pedale, con una simbolica “gara a tappe” non competitiva che coinvolgerà un numero mai così elevato di teatri milanesi (Elfo, Parenti, Piccolo, Carcano, Filodrammatici, Atir, Manifattura K., Puntozero del Carcere Beccaria), Giulia Lazzarini, Elio De Capitani, Bebo Storti, Debora Villa e tantissimi altri artisti.

Renato Sarti